Douglas Costa incendia Inter-Juve: “La mia vecchia signora…”

Era il 28 aprile 2018, la Juve sentiva il fiato sul collo del Napoli in classifica e al Meazza andava in scena una sfida fondamentale con l’Inter in chiave Scudetto (per i nerazzurri, invece, protagonisti di un serrato testa a testa con la Lazio, c’erano in palio punti preziosi in ottica quarto posto). Fu la partita, diretta da Orsato, del famoso mancato secondo giallo nei confronti di Pjanic, così come di qualche altro errore arbitrale, a parti inverse, ‘dimenticato dalla narrazione calcistica’, come il rigore non dato a Matuidi, dopo l’entrata scomposta di Skriniar a inizio secondo tempo, o dell’espulsione non inflitta allo stesso difensore slovacco, per chiara occasione da gol dopo un fallo su Higuain (non fu neppure fischiata la punizione…) in pieno recupero.

C’erano Cancelo in campo con l’Inter, che si sarebbe trasferito a Torino l’estate successiva, e Asamoah in panchina con la Juve, che avrebbe invece compiuto il tragitto inverso. Di questa partita tutti ricordano il pari di Icardi, il vantaggio nerazzurro con la sfortunata autorete di Barzagli e il clamoroso ribaltone finale, con il velenoso tiro-cross di Cuadrado e la zampata di Higuain, che si lasciò andare a una comprensibile, irrefrenabile esultanza scolpita nelle menti di ogni sostenitore di fede bianconera. Ma chi segnò l’1-0? È lo stesso protagonista a ricordarcelo, quel Douglas Costa che recentemente si era proposto di firmare un assegno in bianco pur di tornare ‘a casa’.

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